Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) ha stanziato 500 milioni di dollari per un’iniziativa ambiziosa: accelerare la realizzazione di vaccini universali capaci di contrastare virus con elevato potenziale pandemico, come quelli dell’influenza, i coronavirus e l’RSV.
Questo programma, denominato Generation Gold Standard, si avvarrà di una piattaforma basata su virus interi inattivati tramite beta-propiolattone (BPL), e sarà coordinato dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), agenzia dei National Institutes of Health (NIH). La copertura finanziaria sarà assicurata dalla Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA).
La fase iniziale del progetto si concentrerà su due promettenti candidati vaccini sviluppati internamente dai National Institutes of Health: BPL-1357 e BPL-24910.
BPL-1357 è un vaccino somministrabile per via nasale, ottenuto da quattro ceppi di influenza aviaria a bassa patogenicità. Questo candidato ha completato con successo la Fase I di sperimentazione clinica (NCT05027932) nel mese di aprile, coinvolgendo 45 partecipanti, e sta ora procedendo nelle fasi Ib e le prime fasi II/III.
Secondo il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, BPL-1357 potrebbe essere pronto per la valutazione della FDA entro il 2029.
Per quanto riguarda il secondo candidato, BPL-24910, si prevede che la sperimentazione clinica inizierà nel 2026 anche se, al momento, sono stati divulgati pochi dettagli.